20.2.08

una qualche mattina

Il gioco di noi è veloce
spesso è di scarti a destra sinistra
sorpassi
baci appuntati, a fior di pelle.
c’è sete. a volte sensazione di tempo che scorre a lato.

Come gli eventi facciano i nodi non sò
ma preferisco pensare a nodi inverosimili
che sciolgono se stessi
e annodano altro tempo.

Sò di aver messo la mia testa in uno stato di calma metereologica
sotto un lenzuolo bianco e fresco.
‘pensieri’ ansiosi di essere accompagnati
avvezzi alla fatica di subire il naturale trascinamento
nell’intrico della testa.
corridoi lunghi, fantastici, barocchi, poveri, pericolosi.
e stanze, in cui attendere. scelte.
Posti come punti,
che qualcosa più in fondo dentro me poteva ritenere
degne conclusioni di un ragionamento. arrivi.
punti su quel cerchio che disegnai in una qualche mattina
convinto di essere almeno in grado di vederlo, un cerchio.

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