il giorno in cui qualcuno pensò di disegnare la
vita sognata,
con una musica colorata e
un po' estetica.
quel giorno doveva fare un gran caldo,
almeno così si dice,
e sembra sia andata proprio così:
un’elettricità addomesticata e mani bellissime.
uno strumento logoro e ammiccante
come prostituta.
qualcosa che suonasse senza ragione o matematica.
pura estetica nevrotica inutile eppur vivissima
e palpitava primitiva ma
bellissima.
Nessun commento:
Posta un commento